Ciclo di racconti. Una sola cosa cominciò a cercare

“Basta, basta, basta, non ne posso più. Non riesco più a sopportare questo strazio. Non me lo merito”. Le sue parole gli risuonavano tutto intorno, nella stanza. Quel luogo però segnava un nuovo inizio, una nuova vita. Tanto aveva sofferto in passato, tanto le sue sventure avevano segnato la sua carne e la sua mente. E tanto, tutto ciò, rendeva talvolta difficile il quotidiano. Che non accennava a dargli gratificazioni, nel lavoro, nella vita, negli impegni a cui tanto di sé aveva dedicato.

Eppure il Signore gli aveva parlato, gli era venuto incontro, e gli aveva mostrato la sua vera strada, dandogli la maggiore delle benedizioni. Un amore vero, saldo, duraturo. Un riparo, un nido, un luogo dove sentirsi al sicuro e sentire il suo cuore pieno, ardere di vita e di speranza. Questo era tutto ciò che desiderava veramente, ma per lungo tempo non se ne era mai accordo. Aveva disconosciuto la verità del suo cuore. 

Ora poteva però ricredersi, avere una nuova strada, la sua, la stessa a cui il Signore lo aveva chiamato. Quale benedizione più grande? Perché affannarsi del domani, quando Lui stesso gli aveva offerto un presente fatto di vita piena, plasmato con le sue stesse mani. Glielo aveva donato dopo tanta preghiera, con la richiesta però di non smettere mai di invocarlo e di amarlo, ma anzi, di donarsi a Lui con sempre maggiore intensità. Per una missione più grande, una testimonianza più vera, un’apostolato più forte. Quanto cioè la Chiesa domanda a tutti i suoi figli. 

“Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita?”. Le parole del Vangelo di Matteo risuonavano in lui con voca fioca, sommessa, ma da lì veniva il calore che lo avvicinava alle braccia di Dio. E sapeva, dentro di sé, che solo lì avrebbe trovato ristoro, e non nelle braccia del mondo, che mai lo aveva gratificato, che sempre lo aveva sottomesso e illuso. 

“Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede?”. “Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno. Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso”. Ora, una sola cosa cercava, anche nelle pieghe del mondo e nelle lande del cielo: la libertà. L’amore di Dio. 

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