Ciclo di racconti. Il cuore di Gesù dove volersi perdere

La porta stretta era il cuore di Gesù. Si accorse di essere intrappolata nel suo cuore, in una stanza bianca, scarna. Trovò una piccola porta a lato, e quando la aprì si trovò all’aperto, ma in un grande labirinto. Capì che quello era il cuore di Gesù. Uno spazio aperto e un labirinto d’amore dove non avrebbe mai smesso di perdersi, senza più paura di perdersi veramente. Ad ogni svolta, avrebbe trovato qualcosa di nuovo, ora una fontana a cui attingere acqua, fino a poi arrivare alla fine: davanti ad una luce increata di cui il suo cuore si sarebbe sempre beata. Sarebbe rimasta lì, al sicuro, fino a quando le sue spoglie non sarebbero cadute a terra, sgominando le pareti del labirinto, dove ora era, lì, davanti a quella luce. Come una mendicante davanti al fuoco. La sua anima era lì, davanti a quella luce. L’anima aveva ttovato pace. Il suo corpo si sarebbe mosso nel mondo senza più perdersi.
Pensò a come, senza quella lancia, non sarebbe stato possibile entrare nel cuore di Gesù. Senza quella “felice colpa che meritò un così grande salvatore”, che aveva scelto di soffrire per poter provare la gioia di salvare.

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